La sostenibilità è diventata ormai un argomento cardine nel dibattito mondiale.
Veniamo quotidianamente introdotti a metodi sempre nuovi e innovativi per essere “più verdi”.
Abbiamo capito così che possiamo impegnare ogni nostra risorsa per conseguire questo obbiettivo utilizzando bottiglie d’acqua riutilizzabili, facendo la spesa con borse portate da casa o scegliendo di acquistare prodotti senza imballaggio.
Le aziende stanno passando dagli imballaggi in plastica a quelli in carta, introducendo varianti vegane dei loro prodotti e collaborando con altre aziende per formare circuiti chiusi di riciclo dei rifiuti riconoscendo così il cambiamento nelle esigenze e nel comportamento dei consumatori, nonché la propria responsabilità quando si tratta di ambiente.

Il packaging ha un impatto significativo sull’ambiente. E visto l’importanza fondamentale che svolge, si tratta certamente di un’area che merita particolare attenzione e considerazione da parte dell’industria degli adesivi. Secondo la US Environmental Protection Agency (EPA), i materiali di imballaggio per alimenti e gli alimenti stessi costituiscono quasi la metà dei rifiuti solidi urbani. Quando si tratta dei danni che l’attività umana sta causando al pianeta, i rifiuti di imballaggio sono una parte importante del problema.
Recentemente sono emerse nuove terminologie come “biodegradabile”, “compostabile” e “a base biologica” sia per i materiali di imballaggio che per gli adesivi, ma la conoscenza alla base di questi termini rimane al momento ancora piuttosto confusa da parte dell’utente finale.
Biodegradabile, compostabile e a base biologica: cosa significano effettivamente?
• E’ biodegradabile un oggetto o una sostanza in grado di essere decomposto da batteri o altri organismi viventi e quindi evitare l’inquinamento. Tecnicamente, quasi tutto è biodegradabile, tuttavia la maggior parte delle cose impiega centinaia di migliaia di anni per biodegradarsi, mentre i “prodotti biodegradabili” sono tipicamente realizzati con materiali sostenibili e sottoprodotti vegetali e si decompongono molto più velocemente. Il problema con i prodotti biodegradabili è che quando vengono inviati in discarica, spesso vengono interrati, in questo modo i batteri che favoriscono la decomposizione non possono sopravvivere a causa della mancanza di ossigeno. Di conseguenza, questi prodotti si decompongono in modo anaerobico (senza ossigeno) creando così gas metano e favorendo l’effetto serra. Alcune discariche raccolgono il metano per creare elettricità (impianti di biogas), ma la maggior parte non lo fa. È quindi meglio smaltire i prodotti biodegradabili in un cumulo di compost commerciale o inviarli a un impianto di riciclaggio.

• E’ compostabile l’imballaggio industriale che soddisfa requisiti specifici stabiliti dalla norma europea EN 13432. La plastica compostabile, ad esempio, deve disintegrarsi dopo 12 settimane e completamente biodegradarsi dopo sei mesi. I prodotti compostabili sono realizzati con materiali naturali come l’amido e si decompongono completamente in compost (solitamente in un impianto di compostaggio industriale con condizioni controllate) senza produrre residui tossici. Se smaltiti correttamente, gli articoli compostabili si decompongono completamente e possono essere riutilizzati per la coltivazione.

• Sono di base biologica quei prodotti derivati da piante e altri materiali agricoli, marini e boschivi rinnovabili. L’etichetta di prodotto biologico certificato USDA che si può osservare su molti articoli di imballaggio specifica la percentuale di contenuto a base biologica.

Mentre gli imballaggi riciclabili, compostabili, biodegradabili, restituibili e riutilizzabili sono tutti considerati forme valide di imballaggio sostenibile, i consumatori e i produttori sono spesso ancora a chiedersi quale sia il migliore per il pianeta, poiché ogni tipologia ha i suoi pro e i suoi contro.

 

Sebbene gli imballaggi in plastica siano praticamente stati messi al bando a causa del largo consumo che si è fatto negli anni, anch’essi possono essere sostenibili se utilizzati e gestiti nel modo giusto. Il processo di riconversione dei materiali usati in qualcosa di nuovo tiene i prodotti lontani dalle discariche più a lungo, e spesso ci si dimentica che la produzione di plastica utilizza circa la metà dell’energia rispetto a quella di materiali alternativi. La plastica è anche un mezzo di imballaggio leggero, il che significa che è necessaria meno energia per il trasporto di merci imballate in plastica. Gli studi hanno infatti dimostrato che il consumo complessivo di imballaggi in termini di massa, energia e emissioni di gas serra aumenterebbe se non ci fossero imballaggi in plastica disponibili e si utilizzassero solo materiali alternativi.
Lo svantaggio delle plastiche “standard” (e anche della carta) è che possono essere riciclate solo poche volte prima di essere considerate inutilizzabili, mentre materiali come vetro, metallo e alluminio possono essere riciclati all’infinito. Sebbene la plastica monouso sia ormai ampiamente nota per essere pericolosa per l’ambiente, in particolare per i nostri oceani, gli imballaggi in plastica si stanno evolvendo. Oggi si possono trovare plastiche compostabili e biodegradabili e imballaggi in plastica riciclabili al 100%.
Spesso le aziende fanno “cambiamenti verdi” che si rivelano molto più complicati del previsto e che dimostrano come siano necessarie ricerche molto approfondite per poter fare delle scelte informate.È chiaramente un momento difficile per gli specialisti del confezionamento e per i proprietari di marchi poiché devono trovare il giusto equilibrio tra la sicurezza, la praticità e la sostenibilità dei loro prodotti.
I consumatori e le aziende di oggi si stanno muovendo verso un packaging sostenibile, dove lo sviluppo e l’uso di imballaggi dovrà tradursi in una migliore sostenibilità. Ciò implica riesaminare l’intero ciclo di vita degli imballaggi, osservandone le funzioni basilari e l’utilità fornita al consumatore, dalla catena di fornitura fino alla fine della sua vita utile. Gli adesivi giocheranno un ruolo fondamentale in questo processo.